Nel panorama intellettuale italiano imperversa, ormai da tempo, una inclinazione ad accettare tutto quello che non presenta alcun legame culturale con l’Italia. E addirittura si ritrova in contrasto con quasi tutto il bagaglio intellettuale nazionale. Mediante il principio secondo cui la classe intellettuale dominante riversa la sua visione del mondo sulla massa sottoposta, impegnandosi attraverso “dogmi”, a rendere la società intrisa ed imbevuta di esterofilia colorata. Attraverso la diffusione dei mezzi di comunicazione di massa, è cresciuta in modo esponenziale la quantità di nozioni assimilabili da parte dei cittadini. Altrettanto è scesa la capacità di mettere in discussione i dogmi del pensiero. La matrice di tutto questo è da ricercare nella categoria degli intellettuali odierni, considerati formatori del pensiero comune. Giornalisti, politici, cantanti, attori, artisti chiunque abbia ascendente forte sulla massa, partecipa ad un processo di svilimento della cultura nazionale
Per curiosi e ribelli, uomini e donne libere, moderati e rivoluzionari in cerca di idee