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Visualizzazione dei post da agosto, 2019

DI COSTITUZIONE E DI PROSTITUZIONE. SENSO DI STATO E SOVRANITA'

Il governo Conte Bis, è legittimo. Anzi, il Presidente della Repubblica avrebbe compiuto un atto contrario alla Legge fondamentale della Repubblica se non avesse favorito la formazione di una maggioranza, quale essa sia e quando essa c’è. Ma il ruolo del Quirinale non chiarisce comunque le opportunità politiche dell’operazione in atto. Questo nuovo governo è sicuramente riconosciuto come un bene prezioso da tutti i potenti del mondo e da un’élite di parlamentari, ma per ora rivela soltanto l’erranza della classe politica progressista e movimentista, mancante di un umile aspetto del potere fondato sulla delega popolare e sul servizio al bene della nostra nazione, percepito come giusto dai cittadini reali. Si è sentito più e più volte, sin dall’apertura di questa crisi, che si deve agire per il bene del paese. Perciò, al di là dei giudizi soggettivi, molti dubbi ed inquietudini assalgono necessariamente la mente. Primo tra tutti la scelta dei grillini di optare, di fatto, per un tr

DAHRENDORF PADRE DEL LIBERALSOVRANISMO

Ralf Dahrendorf, è uno dei più noti pensatori di ispirazione liberale del secondo dopoguerra Quest’anno ricorre il decimo dell’anniversario di morte, pare sia già caduto nel dimenticatoio. Però Dahrendorf è molto attuale, e smentisce quella comune idea da pensiero unico per cui i liberali non possono non essere europeisti e devono per forza essere promotori di “più Europa”. Dahrendorf, ha vissuto dall’interno i processi della costruzione europea, dal 1970 al 1974 ha ricoperto il ruolo di Commissario europeo al commercio prima e alla ricerca scientifica e all’educazione poi. Eppure egli non solo ha maturato uno scetticismo di fondo verso il processo di integrazione, mettendo in evidenza proprio quei limiti strutturali della costruzione europea che noi oggi osserviamo, ma ha previsto addirittura gli sviluppi che poi ci sono stati e che hanno condotto all’impasse attuale. Proprio col liberalismo cozzavano presupposti e metodi della costruzione europea. Per riformare l’Ue il problema no

AMAZZONIA ED HONG KONG. DUE PESI DIVERSI NEL MONDO

Da almeno trent’anni la minaccia della riduzione della foresta pluviale amazzonica è un cavallo di battaglia dell’ideologia ambientalista, che la addita come causa dell’effetto serra, con annesso fatale riscaldamento globale dell’intero pianeta. Quindi in versione apocalittica. Intendiamoci, il problema esiste ed è serio. Non tanto per le emissioni di anidride carbonica e per l’impoverimento dell’ossigeno e il collegamento tra emissioni di CO2 e mutamento climatico è quanto meno molto dubbio; bensì perché la riduzione delle foreste vergini danneggia drammaticamente la biodiversità, che è una risorsa essenziale all’habitat umano. Ma se si affrontano i problemi ambientali in modo razionale e non ideologico, si deve concludere che la soluzione ad essi può venire soltanto dall’azione combinata dello sviluppo economico e della tecnologia. Applicando questo criterio, la tendenza delle popolazioni locali ad abbattere selvaggiamente aree di vegetazione pluviale per utilizzare il territorio

QUEL CHE RESTA DELLA VLORA E DEGLI ALBANESI

L'8 agosto del 1991 il mercantile albanese Vlora attraccava nel porto di Bari, col suo carico brulicante di fuggiaschi albanesi. Autorità cittadine e regionali, col supporto di agenzie di stampa, quotidiani locali e non, e anche alcuni telegiornali hanno commemorato l'evento come una sorta di festa del senso dell'accoglienza oggi perduto. Ma le cose andarono nel modo opposto: gli immigrati vennero prima internati nel vecchio stadio Della Vittoria, e poi rimpatriati in Albania. Lo stato di salute dei nostri mezzi di informazione deve essere traballante, se la pigrizia impedisce di ricostruire eventi, peraltro clamorosi, accaduti appena venti anni fa. Vediamo dunque come andarono le cose, secondo le cronache dell'epoca. Il Vlora arriva da Durazzo, ha quasi finito il carburante, tenta di attraccare a Brindisi ma viene respinto e si dirige a Bari. A bordo c'è anche gente armata, oltre a immigrati in fuga da 45 anni di regime comunista, giunto ormai alla dissoluzione,