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Visualizzazione dei post da maggio, 2020

L'ETICA DI UN GOVERNO DI SISTEMA

In perfetto stile venezuelano, si annuncia un decreto prima di renderlo ufficiale. Leggendo il testo ho capito che se un dipendente contrae il virus, fuori dal lavoro, ma viene scoperto positivo sul luogo di lavoro, ci sono sanzioni per l'azienda che vanno dall'esclusione per gare di appalto, alla mancata riscossione di crediti nei confronti di enti statali. Praticamente alla chiusura dell'azienda. Ovviamente spero che nel testo che andrà in gazzetta ufficiale spariranno queste assurdità. Un governo del genere, fomentatore di odio sociale, non si deve assolutamente stupire, se la gente se la prende con una poverella, sequestrata e liberata coi soldi del popolo. a sbagliare non è il popolo, ma il governo che fa saltare fuori la notizia del pagamento. Un governo del genere, se non corregge subito una follia come quella sottolineata prima, e multa chi civilmente protesta, rispettando anche le fatidiche distanze sociali, e poi regolarizza qualsiasi clandestino entrato sul terri

QUEL CHE E' STATO DELLA RAGION DI STATO

Come 42 anni fa, lo Stato ha sbagliato ancora. Quest’ultima parola sottolinea come lo sbaglio sia una costante in questo spazio temporale intercorso dall’assassinio di Aldo Moro alla Liberazione di Silvia Romano. Dal 9 maggio al 10 maggio passa un giorno lungo più di quattro decenni, in cui è racchiusa la fragilità di un paese ridotto alla canna del gas, in confusione oggi come allora, in cui si sono alternati almeno due ventenni contrassegnati da diverse forme di socialismo. Di fatto quella svolta che avrebbe voluto dare il presidente Moro all’Italia, lui in qualche modo l’ha data, non l’ha vista in tutte le sue sfaccettature. Probabilmente non avrebbe mai voluto andasse così. Allora dovevano vincere le istituzioni ed hanno vinto le brigate rosse. Lo dimostra il fatto che oggi, i carcerieri del presidente sono tutti liberi. Lo Stato avrebbe dovuto condurre una trattativa, doveva fare politica, perché di quello si trattava. Allora è prevalsa la Ragion di Stato, con la buona morte d

IL TEMPO SCIOLTO

L’uomo può sperare quindi ogni giorno in un tempo migliore, può credere sempre in un futuro più roseo. Ognuno è padrone del proprio tempo. Per cui il miglior augurio che si possa dare in conclusione è quello di sapervi gestire il vostro Tempo. Se ad un certo punto i motori necessitano di essere spenti, fermatevi a sperare. Questo era l’auspicio che scrivevo ad inizio anno. Oggi però è più giusto domandarsi “Che ne sarà di noi?” Questa è la domanda che spesso ci affligge durante l’arco di queste settimane così intensamente vissute da un punto di vista psichico. Domande come questa ci spingono a fare i conti con le nostre paure inespresse e ci perseguitano lungo tutti gli spazi della nostra vita. Come potremo riattaccare i cocci della nostra esistenza frantumati da questo tsunami una volta che tutto sarà alle spalle? Altra domanda che può considerarsi più che lecita, dato il contesto in cui veniamo continuamente catapultati dai media, dalla società, dagli affetti, ma certo non può es