MA NOI SALVAMMO O RAPIMMO SAN NICOLA? COME MILLE ANNI FA UNIVAMO PROFONDO CULTO RELIGIOSO E RAFFINATA VISIONE ECONOMICA. LA PIÙ GRANDE OPERAZIONE MEDIATICA DEL MEDIOEVO IN TERRA DI BARI Quando scendete nella cripta della Basilica di San Nicola, dalla rampa di destra, prima dell’ingresso della chiesa inferiore in cui sono custodite le reliquie del Santo e si celebrano in perfetta armonia il culto cattolico e quello ortodosso, c’è un pianerottolo con una lapide e un altorilievo raffigurante quattro saggi, “i quattro filosofi”. Lì trovano meritato riposo le spoglie dell’Abate Elia, l’uomo che gestì la regia della Traslazione delle reliquie di San Nicola. Pensiamo a cosa doveva essere Bari nel 1087. Fino alla conquista normanna, avvenuta nel 1071 ad opera di Roberto Il Guiscardo, a cui è intitolata la strada che da Largo Chiurlia porta a strada Vallisa – e sono tutti luoghi che saranno protagonisti della nostra storia – Bari era la capitale dei possedimenti bizantini in Italia. Il Cata
Per curiosi e ribelli, uomini e donne libere, moderati e rivoluzionari in cerca di idee