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Visualizzazione dei post da marzo, 2018

UN MONDO SENZA EROI

La Storia dell’umanità è fatta di crisi politiche, ideologiche, economiche, sociali. Esse sono l’anello, il tramite, il ponte che divide le epoche, il vecchio mondo dal nuovo, malattie che prima o dopo consumano il padre e consegnano il regno al figlio. Come tutte le cose, come tutti gli essere viventi, così la società nasce, cresce e muore animata dallo spirito dei popoli e dei cittadini che ne fanno parte. Di anima si parla, perché una società senza anime, coese o discordanti, non può esistere. O almeno così credevano gli antichi. Rispetto al passato, la crisi che ha invaso il nostro mondo, o che forse il nostro mondo stesso ha creato con le proprie mani, appare invincibile, incontrastabile, come fossimo giunti ad un inesorabile punto di non ritorno, senza vie d’uscita, senza uno spiraglio di luce né una finestra dalla quale affacciarsi. Ma la vittima principale della scena è l’essere umano, prima ancora della società in cui esso interagisce. A livello antropologico assistiamo ad

IN CERCA DI UOMINI NUOVI

Se mi fosse possibile tornare indietro nel tempo, mi piacerebbe vivere a cavallo del periodo tra fine Ottocento e inizio Novecento. Rivivere l'intensità, la passione ed il fervore delle Idee. Avere quel pizzico di follia intrinseco di quei giovani che si riunivano negli scantinati, ubriacandosi di vino e dalla loro sbronza traevano le conclusioni e le modalità per poter provare a cambiare il Mondo. Vero anche che dai pensieri dei giovani più colti è scaturita l'epoca dei totalitarismi, ma almeno avrei creduto in qualcosa. I giovani odierni hanno il residuo di quelle idee. Quello che gli è pervenuto ad oggi si riassume nella diatriba tra fasci e sfasci. Non esistono più le ideologie, ma le dietrologie esistono eccome. Non ci sono invece oggi i giovani con le idee. Non esistono uomini nuovi

MANIFESTO CORSARO

La testa e il cuore che ci uniscono sono proprio qui di seguito. La rivoluzione corsara parte dalla cultura, dall’arte, dalla bellezza per restituire all’Italia la propria vocazione ad essere riconosciuta e definita in tutto il mondo come il Belpaese ma, allo stesso tempo, è necessario compiere un coraggioso salto di qualità e di sistema, tale da condurre la nostra vita politica a un vero e proprio cambio di paradigma per gli Stati Uniti d’Europa. La lingua italiana è l’identità stessa del nostro Paese e si raffigura nella visione di un Veliero diretto verso la libertà, l’umanità, l’universalità. Senza la riscoperta della lingua italiana non potremo compiere tale rivoluzione politica. Perché la rivoluzione armonica comincia proprio dalle parole, dal senso e dal significato che diamo alle parole, dai concetti che esse esprimono, dal senso originario e originale che sapremo dare per ricostruire il linguaggio politico, a partire dalla Lingua italiana. Perché l’Italia è definita “una na

LA CULTURA POLITICA E' IN CRISI

La cultura è la difesa di un'identità, che si forma sull'opinione pubblica e favorisce lo sviluppo e la promozione complessiva del Paese nel mondo. Tutela l'ambiente, i paesaggi urbani e naturali ed il patrimonio artistico, promuove la creatività e l'invettiva dei singoli che si confrontano in società. Dunque la cultura è fondamento della società. Il luogo del confronto in società è la città, la competizione intellettuale muove gli individui alla ricerca della città ideale. Questa città si chiama politica. Questo pensiero è ben espresso, anche se avverto una crisi netta della cultura politica italiana. Per la verità non credo di essere il primo, se ne sono accorti tutti, ma sicuramente converrete con me in un ragionamento che porta a riflettere sullo stato della società italiana. Oggi, subisce una evoluzione od una involuzione? Molti dicono che nella terminologia politica e nello stile di vita politica, la “Sinistra” e la “Destra” sono ormai scomparse. Io condivido a