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Visualizzazione dei post da giugno, 2019

ANTIGONE - CAROLA. L'ULTIMA BOIATA RADICAL CHIC

Non si parla di altro, ormai. E in un paese suicida come il nostro, mi permetto di dire con chiarezza. “Non mi frega nulla. Non è una priorità soltanto nostra quella umanitaria. “ Ma quando qualcuno tenta con la cultura addirittura dei paragoni avventati, come quello che vado a spiegare, non posso fare a meno di provare quanto meno a mettere ordine. Con buona pace di commentatori radical chic sempre alla ricerca del paragone all’apparenza “colto”, l’Antigone di Sofocle c’entra davvero poco con la vicenda molto prosaica che ha avuto in questi giorni come protagonista Carola Rackete, la capitana della Sea Watch 3, la nave tedesca battente bandiera olandese che ha soccorso in mare e imbarcato 42 migranti e si è poi diretta verso Lampedusa forzando il blocco navale e attraccando in violazione delle leggi italiane. Antigone la sua, di tragedia, non è andata a cercarsela, né l’ha coscientemente programmata a tavolino, come sembra aver fatto Carola, in questo modo strumentalizzando le vit

CHE COS'E' IL CONTEMPORANEO

Che cos’è il contemporaneo? È colui che non coincide con il suo tempo. È l’inattuale di oggi. Nietzsche lo definisce l’intempestivo, di fatto è colui che risente di una sfasatura col suo tempo. Il contemporaneo è colui che non coincide perfettamente con il suo tempo, ed attraverso questo scarto, egli è capace di percepire più degli altri il presente. Contemporaneo è colui che tiene fisso lo sguardo sul suo tempo, per percepire non la luce, ma il buio. Colui abile a neutralizzare le luci provenienti dalla sua epoca per scoprire la sua tenebra. Essere contemporanei è una dote molto rara, per esserlo davvero serve coraggio. Il vero contemporaneo percepisce tutte le vertebre spezzate dell’oggi. Tenerle insieme è il suo fine. Essere contemporanei vuol dire arrivare puntuali ad un appuntamento che si può solo mancare. L’appuntamento non ha luogo in un tempo cronologico. Un esempio di esperienza di contemporaneità è dato dalla moda. Essa rappresenta un elemento di discontinuità nel temp

NOSTOS. PICCOLO EXCURSUS SULLE ORIGNI

“Io invece amo viaggiare per il gusto del ritornare. Perché rivedrò i miei cari, riprenderò le vecchie abitudini, riscoprirò le bellezze nostrane che la mia mente avrà acuito…proprio come sto facendo adesso, nell’ammirare il paesaggio intorno a noi. Il viaggio è un esercizio che sveglia la nostra coscienza e ravviva la nostra intelligenza, ci aiuta ad affrontare le avversità e gli imprevisti…” Nostos è un racconto passionale, in cui la visione dell’esperienza di un viaggio è essa stessa un paradigma della felicità. E’ l’irruzione di un evento straordinario. La vita si svolge nel segno della continuità. Il viaggio si manifesta nella discontinuità”. Tutto scorre in un flusso continuo di una giornata di piena estate, in terra di Bari, tra posti sconosciuti ed usi e costumi quasi desueti. Il ritorno al passato è il filo conduttore letterario, una esperienza volta all’antico, una distrazione dalla frenesia del mondo attuale. Il pensiero tornante dei protagonisti è un continuo richiamo all