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ISRAELE, PALESTINA E I GIOVANI D'OGGI

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VATICANO E ONG. UNA PARABOLA RISCHIOSA

  Il rapporto privilegiato che la Chiesa, a partire da Papa Bergoglio, ha creato in questi anni con Mediterranea, la ong dell’ex antagonista veneziano Luca Casarini pare sia raccontato attraverso le intercettazioni compiute dalla Guardia di finanza per conto della Procura di Ragusa, nell’indagine per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina a carico di Mediterranea.  Qualche anno fa abbiamo pubblicato un libro dal titolo Club San Gallo (Fides Edizioni – Gruppo Les Flaneurs) in cui si immaginava un intreccio tra politiche migratorie e Vaticano. Di seguito si possono leggere degli stralci che riportano quasi alla realtà …”Il mondo ha bisogno di un indirizzo e noi abbiamo il dovere di fornirglielo». Dannieels, ancora estremamente lucido, sembra non temere gli attacchi del suo ospite e decide di proseguire la spiegazione: «Il suo amico Massimo aveva il privilegio di custodire molti dei nostri progetti, ma non era a conoscenza del piano più rivoluzionario del Club San Gallo. Purtroppo

DENATALITA' UN PROBELAM SUBDOLO PER LA SOCIETA'

  I baresi non fanno più figli. Pare che più della metà dei baresi non ha figli e per buona parte di essi non è un progetto di vita. Un terzo di chi è padre o madre ha solo un figlio e solo una minima percentuale dei casi ne ha più di tre. Bari, con Verona, è la città d’Italia con la media più bassa di figli pari a 1,9 per famiglia. Secondo lo studio di Ipsos, il 34% dei baresi rimanda l’essere genitore a causa del lavoro tanto che nel 21% dei casi la mancanza di un lavoro stabile è la causa principale del non avere figli. L’introduzione di incentivi al lavoro femminile, il rafforzamento delle politiche di sostegno alle famiglie per le spese educative, scolastiche e per le attività sportive e culturali, e la riforma dei congedi parentali con l’introduzione di congedi di paternità, sono alcune delle misure che i baresi indicano per contrastare la denatalità. Secondo il report, per quasi la metà dei cittadini di Bari un ruolo chiave è giocato dalle imprese che possono favorire la natalit

FOTOGRAFIA DELLA SOCIETA' ITALIANA

  Ultimamente abbiamo guardato non senza un filo di apprensione alle manifestazioni francesi delle ultime settimane, e viene da pensare che per fortuna non avviene in Italia. O purtroppo? Perché da noi non ci si ribella? È una domanda che qualcuno si fa o la fa agli altri, solo qualcuno però, la maggioranza non sa nemmeno cosa sta succedendo e, cosa grave, non sa nemmeno di non saperlo e, cosa ancora più grave, non ha nemmeno qualche dubbio e se per caso se lo chiede, trova risposte immediate e superficiali. Ho provato a fare altro. Ecco la risposta tra il serio e il riso di un film comico e drammatico nello stesso tempo. Cosa mai potrà fare una società opulenta, rammollita, fatta da individui indeboliti nel fisico e nello spirito. La maggioranza è in sovrappeso e muovono il sedere solo per passare dalla poltrona al sedile dell’auto per evitare di fare qualche centinaia di metri a piedi. Soggetti pieni di farmaci, integratori, allergici e intolleranti senza più energia vitale e capacit

L'UNIVERSALITA' DELLE COSE

Utero in affitto? Maternità surrogata? Gestazione per altri? Con queste espressioni ci si riferisce ad una pratica di procreazione assistita in cui, a fronte di un contratto, una donna conduce la gravidanza per conto di una coppia (o di una persona singola) che non può avere figli naturalmente. Al momento del parto, il neonato sarà considerato in tutto e per tutto figlio di chi ha portato avanti la richiesta, e non della partoriente. L’assunto è che le donne che si prestano ad affrontare la gravidanza per conto terzi, facendosi impiantare l’ovulo da un donatore, lo facciano per un mero scopo economico, soprattutto quando questo avviene in paesi più poveri.  In Italia la maternità surrogata è vietata per legge: l’articolo 12 della legge 40 del 2004 sulla procreazione assistita prevede esplicitamente che chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la surrogazione di maternità è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600mila a un milione di e

CONTRO IL DIRIGISMO TRANSUMANISTA

 L’Unione Europea, a partire dalla crisi economica globale del 2008 ha sempre fatto il possibile per farsi detestare, in Italia e in moltissime altre nazioni del continente. Occorre dire che la gestione di diverse rispettive classi dirigenti nazionali, fra incolmabili debiti pubblici e una crescita economica pari a zero, ha permesso all’Ue di manifestarsi più come una matrigna che mal sopporta i propri figliastri che come una mamma, magari severa quando serve, ma giusta nei confronti di tutti i suoi figli. Non a caso, sono poi cresciuti partiti e movimenti euroscettici in più Paesi europei, la Brexit è divenuta realtà e tutt’oggi alcuni governi nazionali, come quello ungherese e quello polacco, sono spesso in contrasto con le Istituzioni comunitarie. Del resto, Bruxelles, si direbbe, andrebbe ringraziata, con tanto di servile inchino, per i soldi del Pnrr. Intanto, è bene ricordare come il denaro del Recovery Fund non rappresenta affatto un regalo compassionevole, essendo composto, in

OGGI È ATTACCO AL VINO, IERI ALLA PROPRIETÀ. E DOMANI...

  I salutisti dell’Unione europea tornano alla carica con un’altra battaglia: quella contro il vino. A fare da apripista è stata l’Irlanda, che potrà dunque applicare sugli alcolici un’etichetta con scritto “il consumo di alcol provoca malattie del fegato” oppure “alcol e tumori mortali sono direttamente collegati”. O più direttamente "il vino provoca il cancro". Secondo i dati di Alcohol Action Ireland, il consumo di alcol puro pro capite tra chi ha più di 15 anni è stato di 10,07 litri nel 2020, che corrisponde a poco meno di 40 bottiglie di vodka, 113 bottiglie di vino o 436 pinte di birra e supera del 40% il livello di consumo indicato dalle linee guida dell’agenzia governativa Health Service Executive (HSE). Quindi l'Irlanda, attraverso il silenzio assenso della Commissione Europea, con questo provvedimento, crede sul serio di combattere l'abuso di alcol? Perché i dati sopra elencati chiariscono e permettono di affermare che siamo in presenza di un eccesso di uti