Con Machiavelli l'indagine politica si stacca dal pensiero speculativo, etico e religioso, assumendo come canone metodologico la specificità del proprio oggetto, il quale dev'essere studiato autonomamente, senza essere condizionato da principi validi in altri campi.
Per la posizione machiavelliana, incentrata sul principio della scissione tra "essere" e "dover essere", sono importanti:
il realismo politico: basato sul principio che bisogna stare alla verità effettuale della cosa, senza perdersi nel ricercare come la cosa "dovrebbe" essere; Machiavelli giunge a dire che il sovrano può trovarsi in condizione di dover applicare metodi estremamente crudeli e disumani; ma quando a mali estremi sono necessari rimedi estremi, egli deve adottare tali rimedi estremi ed evitare la via di mezzo, che è la via del compromesso che non serve a nulla, anzi è sempre e solo di estremo danno.
La virtù del principe: le doti del principe sono chiamate da Machiavelli "virtù", egli usa questo termine riprendendo l'antica accezione greca di aretè, di virtù come abilità naturalistica.
Il rapporto tra "virtù" (libertà) e "fortuna": la "virtù" è in generale per Machiavelli "abilità naturale", e la "virtù" politica del principe è un complesso di forza, astuzia e capacità di dominare la situazione: questa virtù sa contrapporsi alla fortuna, anche se, nel migliore dei casi, per metà le cose umane dipendono pur sempre dalla sorte.
Il ritorno ai princìpi della repubblica romana, fondata sulla libertà e sui buoni costumi: è questo l'ideale politico di Machiavelli mentre il principe da lui descritto è solo una necessità del momento storico
I salutisti dell’Unione europea tornano alla carica con un’altra battaglia: quella contro il vino. A fare da apripista è stata l’Irlanda, che potrà dunque applicare sugli alcolici un’etichetta con scritto “il consumo di alcol provoca malattie del fegato” oppure “alcol e tumori mortali sono direttamente collegati”. O più direttamente "il vino provoca il cancro". Secondo i dati di Alcohol Action Ireland, il consumo di alcol puro pro capite tra chi ha più di 15 anni è stato di 10,07 litri nel 2020, che corrisponde a poco meno di 40 bottiglie di vodka, 113 bottiglie di vino o 436 pinte di birra e supera del 40% il livello di consumo indicato dalle linee guida dell’agenzia governativa Health Service Executive (HSE). Quindi l'Irlanda, attraverso il silenzio assenso della Commissione Europea, con questo provvedimento, crede sul serio di combattere l'abuso di alcol? Perché i dati sopra elencati chiariscono e permettono di affermare che siamo in presenza di un eccesso di uti
Commenti
Posta un commento