I baresi non fanno più figli. Pare che più della metà dei baresi non ha figli e per buona parte di essi non è un progetto di vita. Un terzo di chi è padre o madre ha solo un figlio e solo una minima percentuale dei casi ne ha più di tre. Bari, con Verona, è la città d’Italia con la media più bassa di figli pari a 1,9 per famiglia. Secondo lo studio di Ipsos, il 34% dei baresi rimanda l’essere genitore a causa del lavoro tanto che nel 21% dei casi la mancanza di un lavoro stabile è la causa principale del non avere figli. L’introduzione di incentivi al lavoro femminile, il rafforzamento delle politiche di sostegno alle famiglie per le spese educative, scolastiche e per le attività sportive e culturali, e la riforma dei congedi parentali con l’introduzione di congedi di paternità, sono alcune delle misure che i baresi indicano per contrastare la denatalità. Secondo il report, per quasi la metà dei cittadini di Bari un ruolo chiave è giocato dalle imprese che possono favorire la natalità attraverso rimborsi per i costi per le spese scolastiche e con piani di assistenza integrativa per le visite specialistiche private a prezzo ridotto per i figli. Maggiore flessibilità di orario e il lavoro da remoto potrebbero poi contribuire, a contrastare la denatalità che influirà negativamente, secondo la ricerca, soprattutto sul sistema pensionistico, sullo spopolamento delle aree non urbane e alla crescita del Prodotto interno lordo.Ma non è che il problema è a monte?Questo studio fatto di dati numerici rischia di essere falsato se non si considera il numero dei giovani che ha lasciato la città per realizzare i propri progetti altrove. A ben riflettere, negli ultimi venti anni, cosa si è fatto per incentivare la crescita economica della città, che va di pari passo con la crescita demografica? In termini di quantità e qualità della vita si direbbe ben poco. Al di là di suggerire politiche assistenzialiste, che sono poi il risultato evidente della società nazionale degli ultimi anni, in città, le amministrazioni comunali prima di Emiliano e poi di Decaro, di fatto, hanno mai pensato in concreto ad un piano di sviluppo delle PMI locali? Hanno mai pensato di incoraggiare il commercio di prossimità? Sapete quante attività economiche locali hanno chiuso negli ultimi venti anni? Circa settecento. Non sarebbe ora di intervenire concretamente, di concerto con l’attuale governo, e pensare ad una zona economica speciale che favorisca in primis la nuova piccola e media impresa locale? Non è mai sfiorata a qualcuno l’idea che sviluppare economia locale significa sviluppare lavoro in loco?Senza lasciare scappare via nessuna mente, nessuna giovane risorsa, o per lo meno, cercare in tal modo, un incentivo al ritorno a casa.
https://bariseranews.it/2023/11/18/la-denatalita-un-problema-subdolo-per-la-citta/
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