La vittoria di Lula in Brasile è stata salutata dai media progressisti di tutto il mondo, in particolare quelli italiani, come una sconfitta del sovranismo.
Ma, a parte il fatto che il sovranismo liberista di Bolsonaro non ci ha mai molto convinto, la realtà è che Lula non ha nessuna intenzione di mettere in discussione l’alleanza BRICS che lega il Brasile alla Russia e alla Cina. Per questo si è espresso in modo molto critico rispetto alla sanzioni contro Mosca e non vuole seguire i diktat di Biden.
Per cui non sappiamo se la svolta “sociale” di Lula sarà un bene per il suo Popolo o sarà solo demagogia, ma per certo quella del Brasile non è una vittoria del globalismo, ma la vittoria di un sovranismo di sinistra contro un sovranismo di destra.
(Janus)
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