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DEI DELITTI E DELLE PENE



Non è un Rave party a determinare una pena, ma deve essere la certezza della pena stessa, commisurata a chi ha organizzato un raduno abusivo in una proprietà privata violata. 

Una norma ad hoc, possa essere questa giustizialista ed illiberale, offusca e mette in secondo piano la violazione di un principio liberale indiscutibile. La proprietà privata. 

Aumentare le pene, non serve a granché, peggiora il senso della giustizia stessa. Basti pensare alla situazione delle carceri italiane. C'è bisogno della giusta detenzione. 

Altrimenti si rischia di creare una nuova norma per ogni nuovo reato a seconda delle nuove tendenze. Congestionando sempre più l'intero sistema giudiziario.

Per esempio l'ambientalismo militante sta diventando un problema alla causa stessa. Facendo perdere forza e consistenza all'impegno cui è legato il nostro futuro.

Imbrattare le opere d'arte è una vera idiozia, ma tant'è che si tramuta in una tendenza.

Se poi si arriva a manifestare la sensibilizzazione verso le tesi ambientaliste, incollandosi per terra, sull'asfalto, bloccando il traffico a tal punto da impedire l'arrivo dei soccorsi ad una ciclista travolta da un tir. È successo all'estero, ma vale la pena evidenziare l'accaduto. È davvero imbecille. Ed è una situazione come questa che deve fare riflettere sulle teorie espresse secoli addietro da Cesare Beccaria. 

(Platocrate)


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