La maggior parte degli italiani è sulla barricata opposta a quella della strategia bellica.
Questa guerra sta offrendo una nuova dimensione sociale, una nuova posizione popolare bipartisan di responsabilità nazionale.
Non c'è destra, sinistra, centro o altro in questa rivendicazione, c'è solo paura per questi riflessi negativi non sopportabili e poi bisogno di chiarezza, di sicurezza, determinazione nel rimettere al centro del campo politico le parole pace, dialogo, stabilità.
Per ora è solo un fronte aggregato se non nel comune sentire , nella condivisione diffusa di stare sulla barricata opposta a quella della guerra. Le colpe sono chiare. Non sciogliere la NATO è stato un errore, non muovere un dito per fermare Putin durante la prova in Cecenia è stato un errore. Sull'aumento dei prezzi del Gas chi doveva non ha mosso un dito, anzi nel 2016 ci siamo consegnati alla Russia. Vero che dei due gasdotti in funzione ce ne è solo uno, ma è anche vero che più vince la politica del No o, addirittura del Bloccare e ricorrere al Tar non ha aiutato ne l' interesse nazionale, ne il vecchio continente che continua ad essere un nano politico e un gigante economico. Si faccia un tentativo sul modello Pratica di Mare si provi a mediare e si chieda il cessate il fuoco (Janus)
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