Domani la maggior parte del paese torna in zona rossa. In questi giorni, mi sono stancato di sentire pareri di gente che si autoflagella, dicendo che la colpa è nostra. Non sappiamo rispettare le regole. Puntualmente ho sempre risposto loro che la responsabilità più alta è di chi ci governa. I dpcm (continuo a dire illegittimi) li decidono loro, insieme alle zone colorate. La responsabilità è politica, non sociale. Politici ed amministratori colpiscono la nostra dignità, non permettendoci di essere umani. Ci governano anche la morte. Cercando di estirpare la nostra parte più intima, i sentimenti.
Termino questo post, per chi avrà voglia di leggerlo, con una domanda. Oltre ai politici soliti noti, che guarda caso sono tutti della stessa parte politica, contraria al pensiero unico, alla cancellazione della cultura, e si sono beccati il virus, in questo groviglio di numeri mondiali, avete mai sentito che un politico attuale (intendo in politica attualmente) abbia contratto il virus e sia morto? A me non risulta, e non risulterà mai. Perché la gente comune muore ogni giorno, ma a loro servono i numeri per gestirci.
Il 2 giugno 1946, nacque una repubblica di uno Stato, che non aveva convinzione. Quella convinzione è giunta sino ad oggi, manifestandosi nel malaffare, nella giustizia politicizzata. Oggi si fa presto a dire Repubblica. E si fa presto anche a dire democrazia e poi libertà, popolo e Costituzione., Tutti questi termini appaiono scontati alle nuove generazioni. Abitudini quotidiane il cui vero significato è, di fatto, sconosciuto. A essi ci si è fatta l’abitudine. Così come si fa l’abitudine al lavoro della Magistratura di una Repubblica di uno Stato debole come il nostro. Duecentosettantaquattro anni, è la somma di tutte le pene commisurate ai responsabili del disastro ambientale creato a Taranto, con l’Ilva. Imprenditori, dirigenti ed amministratori locali, tutti coinvolti. Così, ci si divide, come sempre, sulla colpevolezza o la presunta innocenza dei condannati. Ma se analizziamo le misure singole, la più alta condanna è di ventidue anni. Tre in meno della pena contrattata da Giov
Commenti
Posta un commento