Domani la maggior parte del paese torna in zona rossa. In questi giorni, mi sono stancato di sentire pareri di gente che si autoflagella, dicendo che la colpa è nostra. Non sappiamo rispettare le regole. Puntualmente ho sempre risposto loro che la responsabilità più alta è di chi ci governa. I dpcm (continuo a dire illegittimi) li decidono loro, insieme alle zone colorate. La responsabilità è politica, non sociale. Politici ed amministratori colpiscono la nostra dignità, non permettendoci di essere umani. Ci governano anche la morte. Cercando di estirpare la nostra parte più intima, i sentimenti.
Termino questo post, per chi avrà voglia di leggerlo, con una domanda. Oltre ai politici soliti noti, che guarda caso sono tutti della stessa parte politica, contraria al pensiero unico, alla cancellazione della cultura, e si sono beccati il virus, in questo groviglio di numeri mondiali, avete mai sentito che un politico attuale (intendo in politica attualmente) abbia contratto il virus e sia morto? A me non risulta, e non risulterà mai. Perché la gente comune muore ogni giorno, ma a loro servono i numeri per gestirci.
L’Unione Europea, a partire dalla crisi economica globale del 2008 ha sempre fatto il possibile per farsi detestare, in Italia e in moltissime altre nazioni del continente. Occorre dire che la gestione di diverse rispettive classi dirigenti nazionali, fra incolmabili debiti pubblici e una crescita economica pari a zero, ha permesso all’Ue di manifestarsi più come una matrigna che mal sopporta i propri figliastri che come una mamma, magari severa quando serve, ma giusta nei confronti di tutti i suoi figli. Non a caso, sono poi cresciuti partiti e movimenti euroscettici in più Paesi europei, la Brexit è divenuta realtà e tutt’oggi alcuni governi nazionali, come quello ungherese e quello polacco, sono spesso in contrasto con le Istituzioni comunitarie. Del resto, Bruxelles, si direbbe, andrebbe ringraziata, con tanto di servile inchino, per i soldi del Pnrr. Intanto, è bene ricordare come il denaro del Recovery Fund non rappresenta affatto un regalo compassionevole, essendo composto, in
Commenti
Posta un commento