La verità è una ed unica, la via all'italiana non funziona. Siamo quasi da quindici giorni con la stretta delle chiusure e del rimanere a casa, ma come al solito, la via di mezzo, e non per nulla definita all'italiana, è quanto di più insensato ci potesse essere, in linea con il non sense di questo governo. Entrare via etere nelle case degli italiani alle 22,00 per dire che si chiude tutto, ma poi, di fatto ci si accorge, che i negozi di materiale elettrico sono aperti, i negozi di telefonia sono aperti, i negozi per accessori di computer sono aperti. Se si fermano le attività sportive, perchè non si dovrebbe fermare l'attività sportiva all'aperto. La verità è un'altra, questo pasticcio non sortisce nessun effetto, il picco nemmeno lo si intravede. Allora le uniche soluzioni sono i due modelli contrapposti che tanto lasciano discutere. O si mettono insieme le misure cinesi e coreane, ovvero tutto chiuso, Seguire i movimenti attraverso i GPS, esercito per strada e carcere immediato per i trasgressori. Oppure Immunità di massa e vinca il più forte. Ah...ho volutamente lasciato per ultimo gli orari di apertura dei supermercati. Restrizioni? non servono. Ricordate la tessera del pane?
PRIMA PARTE pubblicata qui il 03/11/2019 I mali della cultura. L’interesse e le lobby? Come ho scritto più o meno all’inizio di questo scritto, il maggior nemico della cultura è l’interesse. Come penso, di aver dimostrato fin qui, la controcultura, sottoforma di protesta, si è manifestata nel novecento, contro le più svariate forme di potere. Ma il potere è caratterizzato da una serie innumerevole di poteri, da cui dipendono le influenze in società delle lobby. Potere e Lobby Gay Il potere per salvaguardare lo status quo e conservarsi ha l’obbligo di mistificare la realtà, creare disordine, sradicare l’uomo dalla società, manipolare l’informazione, ma soprattutto limitare il pensiero dell’opinione pubblica attraverso un linguaggio fondato sul dualismo politico, morale ed estetico. Amico/nemico, destra/sinistra, bene/male, bello/brutto, buono/cattivo. Come se tutto potesse essere etichettato e messo in un catalogo, il quale in fin dei conti altro non è che il “pensiero unico”, la “
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