È in atto un tentativo di instaurare una dittatura fintamente umanitaria, ma intollerante, verso la “trascurabile maggioranza dei popoli” che non appartiene alle minoranze protette e ai migranti clandestini. Ed è la evidente ritorsione rispetto alla sovranità del popolo che va in una direzione sgradita ai potentati che costituiscono l’Establishment. Punirli, spaventarli, scoraggiarli.
Si deve reagire in modo deciso, dalla denuncia sistematica di ogni episodio e di ogni proposta di legge e di commissione. Poi, se ci fossero forze politiche audaci e coerenti, in grado di trasformare queste denunce in propositi, riforme e iniziative anziché limitarsi ad astenersi, si avrebbe la forza di opporsi a questa deriva pedagogica che vuole il pensiero unico.
È pensabile un governo che imponga cambiamenti forzati in ambito di sentimenti? In un regime democratico il popolo vota e la maggioranza governa. Ma un individuo perché mai dovrebbe votare un politico che voglia imporre stili di vita per legge? È ipotizzabile in un governo democratico una politica che imponga pesanti cambiamenti allo stile di vita per preservare il pensiero delle generazioni future? Allora la democrazia più che essere il bene assoluto è un male di fatto irrinunciabile.
Il livello di strumentalizzazione politica della sinistra italiana ha raggiunto picchi verso il basso così talmente gravi da fare indurre a una riflessione sul livello di ignoranza giovanile, intesa come disinformazione storica, nei confronti della Politica internazionale. Premettendo che ognuno è libero di pensare e manifestare per qualunque causa si ritenga giusta, occorre avere sott’occhio due cenni storici dell’origine della terra contesa sin dalla notte dei tempi. Una interessante spiegazione sulla città di Gaza della Prof.ssa Daniela Santus, docente del dipartimento di letteratura e lingue straniere e Cultura Moderna, dell’Università di Torino, afferma che Gaza non nasce come città palestinese o islamica. Da un punto di vista storico sappiamo che il Faraone Thutmose III, alla guida delle sue truppe, nel 1457 a.C., proprio a Gaza, sceglie di celebrare il ventitreesimo anniversario della sua ascesa al trono. L’islam nascerà quasi 2100 anni dopo che Gaza aveva ospitato i festeggi
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