“Io invece amo viaggiare per il gusto del ritornare. Perché rivedrò i miei cari, riprenderò le vecchie abitudini, riscoprirò le bellezze nostrane che la mia mente avrà acuito…proprio come sto facendo adesso, nell’ammirare il paesaggio intorno a noi. Il viaggio è un esercizio che sveglia la nostra coscienza e ravviva la nostra intelligenza, ci aiuta ad affrontare le avversità e gli imprevisti…”
Nostos è un racconto passionale, in cui la visione dell’esperienza di un viaggio è essa stessa un paradigma della felicità. E’ l’irruzione di un evento straordinario. La vita si svolge nel segno della continuità. Il viaggio si manifesta nella discontinuità”. Tutto scorre in un flusso continuo di una giornata di piena estate, in terra di Bari, tra posti sconosciuti ed usi e costumi quasi desueti.
Il ritorno al passato è il filo conduttore letterario, una esperienza volta all’antico, una distrazione dalla frenesia del mondo attuale. Il pensiero tornante dei protagonisti è un continuo richiamo alle tradizioni ed alle origini. Fino ai fasti della antica Grecia, cui questa terra è legata, non solo da un pezzo di mare che le abbraccia entrambe.
L’Unione Europea, a partire dalla crisi economica globale del 2008 ha sempre fatto il possibile per farsi detestare, in Italia e in moltissime altre nazioni del continente. Occorre dire che la gestione di diverse rispettive classi dirigenti nazionali, fra incolmabili debiti pubblici e una crescita economica pari a zero, ha permesso all’Ue di manifestarsi più come una matrigna che mal sopporta i propri figliastri che come una mamma, magari severa quando serve, ma giusta nei confronti di tutti i suoi figli. Non a caso, sono poi cresciuti partiti e movimenti euroscettici in più Paesi europei, la Brexit è divenuta realtà e tutt’oggi alcuni governi nazionali, come quello ungherese e quello polacco, sono spesso in contrasto con le Istituzioni comunitarie. Del resto, Bruxelles, si direbbe, andrebbe ringraziata, con tanto di servile inchino, per i soldi del Pnrr. Intanto, è bene ricordare come il denaro del Recovery Fund non rappresenta affatto un regalo compassionevole, essendo composto, in
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