Mentre la guerra in Ucraina continua senza che si vedano spiragli di “cessate il fuoco”, nel Mar della Cina non si parla più della tensione tra Pechino e Taiwan che pure resta molto alta. Anche Kissinger, che di crisi internazionali se ne intende, preannuncia un possibile, prossimo conflitto armato. Un’altra guerra sembra avvicinarsi. Di dimensioni anche più importanti, ma neanche una possibile catastrofe planetaria riesce a smuovere i cosiddetti “grandi della Terra” verso una necessaria coesistenza pacifica. Ormai, l’opzione armata viene accettata come una cosa possibile, addirittura necessaria. Lo stiamo vedendo anche qui da noi in Italia, dove chiunque si dichiara contrario all’uso delle armi viene immediatamente accusato di «connivenza con il nemico». Possibile che i “patrioti” di qualunque latitudine che inneggiano alla guerra, purché non tocchi a loro andarla a combattere, non si rendano conto che se si dovesse arrivare a varcare la soglia di ciò che “non dovrebbe mai succedere”, anche per loro non ci sarebbe scampo?
Qualche giorno fa delle ragazzine, protestavano per l'aborto e hanno cacciato la Boldrini. Perché non si sentivano da lei rappresentate. Boldrini a parte, quello che sciocca è che chi protesta, lo fa contro un governo che non esiste ancora, su una cosa che la Meloni non ha mai detto (di voler cambiare la legge 194) e soprattutto...sanno i vari motivi per cui si abortisce? O pensano solo ad abortire per nascondere la gravidanza. Si può esser libere di abortire anche se non si accetta un nascituro che possa sconvolgere la vita. Perché malformato, perché con problemi mentali, perché non riuscirebbe a vivere una volta in vita. Ma si abortisce se lo si vuole in due...qui sembra solo un diritto delle donne, e si mette da parte il volere degli uomini, che hanno contribuito alla copulazione. Ma quello che è sconvolgente è che si manifesta per la morte, e poi sulle restrizioni delle proprie vite, tutte e tutti ad ubbidire... Pasolini affermava che la rivoluzione del 68 avrebbe fatto più d
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