Passa ai contenuti principali

LA PACE "CONDIZIONATA" DI DRAGHI È LA CHIAVE DI VOLTA PER SCONFIGGERE PUTIN



Ci si può sorprendere dall'alternativa "pace" o "condizionatori". Sul piano logico, l'alternativa non sembra funzionare in quanto una "pace" con la Russia porterebbe alla fine della crisi del "gas" e quindi, in questo senso, "pace e condizionatori" andrebbero insieme. Ovviamente, quello che Draghi aveva in mente era l'alternativa tra la "resa" e i condizionatori. E' emblematico però che abbia usato la parola "pace" come un valore assoluto. Per l'Italia è una piccola rivoluzione: non si ricorda un primo ministro che abbia avuto il coraggio di ammettere che la pace, se non accompagnata anche da democrazia e rispetto delle minoranze, non abbia di per sè davvero nulla di positivo.

Ma le cause di questa guerra quali sono?

La causa principale di questa guerra è da trovare nel cervello bacato di Putin. La geo-politica, l'economia, l'occidente, la nato e gli americani non sono la causa di questa guerra. I rapporti controversi e variabili di Putin con gli americani (Clinton, Bush Junior, Hillary Clinton, Trump, Biden) sono abbastanza noti. Sono tipici di uno psico-labile. Una cosa è preoccupante. Tutti gli autocrati, ad un certo punto, iniziano una discesa in picchiata nelle proprie paranoie. Perdono completamente il senso della realtà; perdono anche quella poca apparente razionalità delle fasi iniziali. É una costante storica. Auspico che Putin possa essere fermato in tempo dal proprio popolo, con una libera scelta elettorale. Non la vedo facile. L'alternativa è rappresentata da brutti scenari, da criminali repressioni interne e soluzioni finali modello Hitler, Saddam e Gheddafi. Non a caso si dice che il leader russo sia ossessionato dal video della morte del suo ex collega libico. Certamente se per riavere la pace, bisogna passare, imprescindibilmente, dalla democrazia e dal rispetto delle minoranze, per dirla con Draghi, l'Ue e la Nato devono riuscire a sconfiggere Putin e la sua mente labile.

 

Commenti

Post popolari in questo blog

CONTRO IL DIRIGISMO TRANSUMANISTA

 L’Unione Europea, a partire dalla crisi economica globale del 2008 ha sempre fatto il possibile per farsi detestare, in Italia e in moltissime altre nazioni del continente. Occorre dire che la gestione di diverse rispettive classi dirigenti nazionali, fra incolmabili debiti pubblici e una crescita economica pari a zero, ha permesso all’Ue di manifestarsi più come una matrigna che mal sopporta i propri figliastri che come una mamma, magari severa quando serve, ma giusta nei confronti di tutti i suoi figli. Non a caso, sono poi cresciuti partiti e movimenti euroscettici in più Paesi europei, la Brexit è divenuta realtà e tutt’oggi alcuni governi nazionali, come quello ungherese e quello polacco, sono spesso in contrasto con le Istituzioni comunitarie. Del resto, Bruxelles, si direbbe, andrebbe ringraziata, con tanto di servile inchino, per i soldi del Pnrr. Intanto, è bene ricordare come il denaro del Recovery Fund non rappresenta affatto un regalo compassionevole, essendo composto, in

LA CONTROPRODUCENTE GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

  E' sempre con profonda amarezza che osservo la celebrazione di giornate come questa, accanto a tutto il carico di ipocrisia politicamente corretta che ci viene propagandata mediaticamente, tra chi si tinge il viso di rosso, cariche istituzionali che si prestano a questo giochino, dichiarazioni banali e scontate e via dolcificando l'opinione pubblica. Nel momento in cui una donna accetta di celebrare una giornata mondiale dedicata alla violenza sulle donne, crea la stessa categorizzazione di cui poi sarà vittima perchè è evidente che se si condanna la violenza soltanto verso un genere, si sta implicitamente affermando che l'altro genere non merita tutele, ottenendo come unico risultato di scatenare un focolaio di maschilismo reattivo antifemminista. Ed è attraverso la strumentalizzazione di tragedie che vedono vittima una donna e di cui è colpevole un uomo non in quanto maschio ma in quanto persona prepotente - e la prepotenza non è una caratteristica di genere ma di speci

OGGI È ATTACCO AL VINO, IERI ALLA PROPRIETÀ. E DOMANI...

  I salutisti dell’Unione europea tornano alla carica con un’altra battaglia: quella contro il vino. A fare da apripista è stata l’Irlanda, che potrà dunque applicare sugli alcolici un’etichetta con scritto “il consumo di alcol provoca malattie del fegato” oppure “alcol e tumori mortali sono direttamente collegati”. O più direttamente "il vino provoca il cancro". Secondo i dati di Alcohol Action Ireland, il consumo di alcol puro pro capite tra chi ha più di 15 anni è stato di 10,07 litri nel 2020, che corrisponde a poco meno di 40 bottiglie di vodka, 113 bottiglie di vino o 436 pinte di birra e supera del 40% il livello di consumo indicato dalle linee guida dell’agenzia governativa Health Service Executive (HSE). Quindi l'Irlanda, attraverso il silenzio assenso della Commissione Europea, con questo provvedimento, crede sul serio di combattere l'abuso di alcol? Perché i dati sopra elencati chiariscono e permettono di affermare che siamo in presenza di un eccesso di uti