Il 2 giugno 1946, nacque una repubblica di uno Stato, che non aveva convinzione. Quella convinzione è giunta sino ad oggi, manifestandosi nel malaffare, nella giustizia politicizzata. Oggi si fa presto a dire Repubblica. E si fa presto anche a dire democrazia e poi libertà, popolo e Costituzione., Tutti questi termini appaiono scontati alle nuove generazioni. Abitudini quotidiane il cui vero significato è, di fatto, sconosciuto. A essi ci si è fatta l’abitudine. Così come si fa l’abitudine al lavoro della Magistratura di una Repubblica di uno Stato debole come il nostro.
Duecentosettantaquattro anni, è la somma di tutte le pene commisurate ai responsabili del disastro ambientale creato a Taranto, con l’Ilva. Imprenditori, dirigenti ed amministratori locali, tutti coinvolti. Così, ci si divide, come sempre, sulla colpevolezza o la presunta innocenza dei condannati. Ma se analizziamo le misure singole, la più alta condanna è di ventidue anni. Tre in meno della pena contrattata da Giovanni Brusca, con lo Stato, a patto di collaborare con quest’ultimo. Ammesso che ci sia un fondo di verità, nelle intenzioni di collaborazione.
Diciamo che oggi la riflessione più giusta, non è tanto su garantismo e giustizialismo in materia ambientale, tanto siamo ancora al primo grado, semmai, dato il risvolto definitivo, c'è da chiedersi chi, tra Giovanni Brusca e lo Stato, è più mafioso
La verità è che la solidarietà alla gente comune, non frega a nessuno...
Essere solidali con Vendola onora la pagina social ed in più è politicamente corretto. Poi gli stessi amministratori, in quanto rappresentanti dello Stato, non hanno il coraggio di scrivere contro Brusca. Ma di fatto la sua scarcerazione è una contrattazione collettiva, a vantaggio di una sua collaborazione
Potrebbe ora arrivare l’arresto di Messina Denaro? Sembra improbabile. Dovessero invece arrivare altri arresti, rispetto a Brusca, sarebbero pesci piccoli, lo Stato apparirà sempre sconfitto
Qualche giorno fa delle ragazzine, protestavano per l'aborto e hanno cacciato la Boldrini. Perché non si sentivano da lei rappresentate. Boldrini a parte, quello che sciocca è che chi protesta, lo fa contro un governo che non esiste ancora, su una cosa che la Meloni non ha mai detto (di voler cambiare la legge 194) e soprattutto...sanno i vari motivi per cui si abortisce? O pensano solo ad abortire per nascondere la gravidanza. Si può esser libere di abortire anche se non si accetta un nascituro che possa sconvolgere la vita. Perché malformato, perché con problemi mentali, perché non riuscirebbe a vivere una volta in vita. Ma si abortisce se lo si vuole in due...qui sembra solo un diritto delle donne, e si mette da parte il volere degli uomini, che hanno contribuito alla copulazione. Ma quello che è sconvolgente è che si manifesta per la morte, e poi sulle restrizioni delle proprie vite, tutte e tutti ad ubbidire... Pasolini affermava che la rivoluzione del 68 avrebbe fatto più d
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