“Non ci poteva star meglio un italiano”...”Addirittura far
cantare un migrante”…”Ecco il politically correct dei comunisti”…Sono alcuni
dei commenti che hanno colpito Sergio Silvestre, reo di aver cantato l’inno e
di averlo pure sbagliato. Molti accusatori non sanno nemmeno la storia del nostro inno. Non sanno nemmeno che Goffredo Mameli è morto in guerra a 21 anni, nel tentativo di difendere Roma dai francesi. Il politicamente corretto è mettere, in questo
momento particolare, un cantante Afro-americano a cantare il nostro inno. Il
cantante giusto nel posto giusto, al momento giusto . Che tempismo. Sergio Silvestre
ha una voce splendida ed errare è umano. L'errore più grossolano, non commesso
da lui, ma da chi glielo ha detto di fare, è il pugno sinistro alzato, che
richiama il gesto di Jessie Owens (negro) alle Olimpiadi di Berlino del 1936
alla sua premiazione davanti ad Hitler. Il voler rimarcare in Italia una
questione di cui non ci interessa, è stucchevole. Certo ci si può indignare per
quello che accade in Usa, ma noi abbiamo altri problemi prioritari rispetto a
questo. Del resto noi siamo un paese che accoglie, spesso anche senza il nostro
volere, tanto mica votiamo gli esecutivi. L'accusa al comunismo dei beceri di
destra non c'entra. È condannabile invece la ricerca spasmodica, a sinistra,
del pensiero comune, del politicamente corretto. A lungo andare, Stanca, che
palle!
I salutisti dell’Unione europea tornano alla carica con un’altra battaglia: quella contro il vino. A fare da apripista è stata l’Irlanda, che potrà dunque applicare sugli alcolici un’etichetta con scritto “il consumo di alcol provoca malattie del fegato” oppure “alcol e tumori mortali sono direttamente collegati”. O più direttamente "il vino provoca il cancro". Secondo i dati di Alcohol Action Ireland, il consumo di alcol puro pro capite tra chi ha più di 15 anni è stato di 10,07 litri nel 2020, che corrisponde a poco meno di 40 bottiglie di vodka, 113 bottiglie di vino o 436 pinte di birra e supera del 40% il livello di consumo indicato dalle linee guida dell’agenzia governativa Health Service Executive (HSE). Quindi l'Irlanda, attraverso il silenzio assenso della Commissione Europea, con questo provvedimento, crede sul serio di combattere l'abuso di alcol? Perché i dati sopra elencati chiariscono e permettono di affermare che siamo in presenza di un eccesso di uti
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