Questa foto è emblema di una mega balla. Il simbolo della salvaguardia della terra, la dea della salvezza del mondo, accanto ad una bottiglia di plastica. Ma come!!!
Io farei arrestare con un mandato internazionale i genitori di Greta Thunberg. È una ragazzina che ha problemi. Ha un disturbo mentale che la porta ad avere una fissa. Mi fa pena. I maggiori artefici di questo costrutto sono proprio i suoi genitori, famosi in Svezia, lui attore e lei direttore musicale, che le hanno cucito addosso questo personaggio. Con queste fisime mentali. Il riscaldamento è un problema che non esiste. Che è pura invenzione. Un problema che ha progetti troppo costosi. La natura è ciclica. E nessuno può fare nulla. Tanto meno una ragazzina messa lì apposta perché malata. Cambiare stile di vita per salvare il mondo, significa vivere in case ecocompatibili con mura inspessite. Doppi vetri. Tetti tinti di bianco con pannelli solari. Praticamente si fa prima se si va tutti ad Alberobello nei trulli. Significa mangiare carne sintetica ed insetti per non fare più scorreggiare i bovini da allevamento che producono gas serra. Significa essere sempre più vegani per evitare di mangiare latte uova e derivati. Significa che entro il 2020, termine ultimo per iniziare a salvare la terra a detta dei più, necessitano 1,5 trilioni di dollari per finanziare i progetti ecosostenibili. Ed ai milioni di poveri nel mondo chi ci pensa. Come possono loro vivere in questo modo. Quindi tutte balle. In Italia non stiamo messi meglio. Qualcuno ha azzardato un'analisi al profilo psicologico del Premier, colpito anche lui dalla svolta ecologico salutista e deciso a tassare le merendine e le bibite. Per proteggere il futuro dei nostri bambini. Mi viene da chiedere quando e come tasseranno le nostre puzzette.
Il livello di strumentalizzazione politica della sinistra italiana ha raggiunto picchi verso il basso così talmente gravi da fare indurre a una riflessione sul livello di ignoranza giovanile, intesa come disinformazione storica, nei confronti della Politica internazionale. Premettendo che ognuno è libero di pensare e manifestare per qualunque causa si ritenga giusta, occorre avere sott’occhio due cenni storici dell’origine della terra contesa sin dalla notte dei tempi. Una interessante spiegazione sulla città di Gaza della Prof.ssa Daniela Santus, docente del dipartimento di letteratura e lingue straniere e Cultura Moderna, dell’Università di Torino, afferma che Gaza non nasce come città palestinese o islamica. Da un punto di vista storico sappiamo che il Faraone Thutmose III, alla guida delle sue truppe, nel 1457 a.C., proprio a Gaza, sceglie di celebrare il ventitreesimo anniversario della sua ascesa al trono. L’islam nascerà quasi 2100 anni dopo che Gaza aveva ospitato i festeggi
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