In questo mese ho comprato una repubblica. Capriccio costoso che non avrà più continuazioni. Era una voglia che avevo da molto tempo ed ho voluto liberarmene.
L’occasione era buona e l’affare è stato concluso in pochi giorni. Il Presidente della Repubblica era con l’acqua alla gola. Le casse della repubblica erano vuote. Imporre nuove tasse sarebbe sato lil segnale del rovesciamento della classe al potere. Forse valeva una rivoluzione.
Anticipai alcuni milioni al Presidente e raddoppiai gli stipendi a lui ed ai suoi ministri. Mi hanno dato in pegno le dogane e i monopoli, senza che il popolo ne fosse a conoscenza. In più in gran segreto fu firmato un convenant che mi dava praticamente il controllo su tutta la Repubblica. Benchè io sembri, quando mi reco li, un semplice turista di passaggio, sono di fatto il padrone di tutto.
Lo spettacolo per me è abbastanza divertente. Le Camere continuano a legiferare, in apparenza libere. I cittadini continuano ad illudersi che la loro Repubblica sia indipendente ed autonoma. Non sanno che tutto dipende da me.
Domani posso decidere di cambiare il Presidente, o di cambiare la linea di Governo, e non mi sarebbe difficile spingere il Paese a dichiarare guerra ad una Repubblica confinante.
Io non sono che il Re di una Repubblica in dissesto, ma la facilità con cui son giunto ad impadronirmene ed il conseguente segreto mantenuto dalla classe dirigente, mi fa pensare come altre nazioni, assai più grandi di quella di cui son padrone, vivano senza accorgersene una situazione di dipendenza assai simile. Magari, invece di un sol padrone, sarà un trust, un sindacato d’affari, un gruppo ristretto di capitalisti o addirittura di banche, a manovrare i fili occultamente.
Estratto dal libro GOG di Giovanni Papini (Anno pubblicazione 1930)
I salutisti dell’Unione europea tornano alla carica con un’altra battaglia: quella contro il vino. A fare da apripista è stata l’Irlanda, che potrà dunque applicare sugli alcolici un’etichetta con scritto “il consumo di alcol provoca malattie del fegato” oppure “alcol e tumori mortali sono direttamente collegati”. O più direttamente "il vino provoca il cancro". Secondo i dati di Alcohol Action Ireland, il consumo di alcol puro pro capite tra chi ha più di 15 anni è stato di 10,07 litri nel 2020, che corrisponde a poco meno di 40 bottiglie di vodka, 113 bottiglie di vino o 436 pinte di birra e supera del 40% il livello di consumo indicato dalle linee guida dell’agenzia governativa Health Service Executive (HSE). Quindi l'Irlanda, attraverso il silenzio assenso della Commissione Europea, con questo provvedimento, crede sul serio di combattere l'abuso di alcol? Perché i dati sopra elencati chiariscono e permettono di affermare che siamo in presenza di un eccesso di uti
Commenti
Posta un commento